Ogni lezione di yoga può essere un viaggio diverso all’interno del proprio sé più profondo, se conosciamo la meta.
La pratica fisica
Quando si parla di pratica yoga, generalmente si pensa all’attività fisica, punto di partenza ed avvicinamento più comune per il praticante. Invece, lo yoga si avvale dell’attività fisica per portare armonia ed equilibrio a mente e spirito, consapevolezza rispetto alle aree più sottili dell’esistenza, con lo scopo di portare l’individuo all’unione con la propria origine.
Lo yogasana, la pratica delle posizioni fisiche, porta numerosi benefici fisici quali, una migliore elasticità e conoscenza del proprio corpo, una funzionale coordinazione, un aumentato senso di equilibrio psicofisico, maggiori funzioni di apprendimento e di memoria, un maggiore rilassamento, una riduzione del battito cardiaco ed un più equilibrato lavoro endocrino; inoltre, porta benefici mentali come un aumento della concentrazione ed una riduzione di stress e stati ansiosi (specialmente per la pratica di Restorative Yoga).
Il significato del termine Yoga
Il termine Yoga significa Unione, deriva dalla parola sanscrita yuj che significa unire ed indica l’unione dell’energia individuale con l’energia cosmica.
Lo Yoga è una disciplina millenaria che comprende al suo interno numerose sfaccettature, a partire dai più noti asana (posizioni), fino alle pratiche spirituali (non religiose) legate alla meditazione, ma anche discipline comportamentali e relazionali mirate al rispetto di sé stessi e degli altri. E’ per questo che la pratica yoga agisce su più livelli della persona: fisico, mentale, emotivo, psichico e spirituale.
Gli "Yoga Sutra" di Patanjali
La prima testimonianza scritta sullo yoga sono gli “Yoga Sutra” di Patanjali, testo classico e immortale dello yoga tradizionale che descrive tutti gli aspetti della vita, dalle regole di condotta alla visione del vero sé dell’essere umano, spiegando la filosofia di base dello yoga, della meditazione e delle pratiche spirituali.
Il libro è diviso in quattro pada (capitoli) per un totale di 196 sutra (filo, che tiene legati i concetti) che guidano l’aspirante spirituale nello studio e nella devozione alla ricerca di una conoscenza elevata.
I quattro pada sono:
1) Samadhi Pada – sulla contemplazione e unione
2) Sadhana Pada – sulla pratica spirituale
3) Vibhuti Pada – sulle proprietà e i poteri divini
4) Kaivalya Pada – sull’emancipazione e la libertà
I petali dello Yoga
Come i petali di un fiore, lo yoga si manifesta al praticante attraverso otto strati o stadi dell’Asthanga Yoga, descritti nel Sadhana Pada attraverso le pratiche da svolgere con uno sforzo dinamico, che sono:
1) Yama, principi morali verso gli altri e sui rapporti con la società
2) Niyama, principi morali per mantenere la propria identità
3) Asana, le posizioni
4) Pranayama, controllo del flusso vitale
5) Pratyahara, ritiro dei sensi
6) Dharana, concentrazione
7) Dhyana, meditazione
8) Samadhi, beatitudine
Se ne deduce, quindi, che la pratica di yogasana è solo il terzo passaggio nel cammino del praticante, che deve conoscere i principi morali e beneficiare delle posizioni fisiche per poter progredire nelle altre pratiche.
Gli otto stadi dell’Ashtanga Yoga verranno descritti nel dettaglio all’interno del prossimo articolo, rimani connesso con Yoghattha® attraverso i nostri social e la newsletter, per non perdere nessun approfondimento.
Per informazioni ed ulteriori dettagli contatta la segreteria: tel. +39 375 504 6844 e-mail info@yoghattha.com