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Il Viaggio – terza parte
Terza parte del viaggio, verso la conclusione.

Approfondimento sull’evoluzione

Durante il viaggio, ed in particolare durante l’esplorazione, dimentico il concetto di tempo e provo cose nuove, rispetto le usanze e cerco di conoscere i locali, ecco che sto evolvendo. L’evoluzione umana passa attraverso tre principi fondamentali nello yoga: lo scontro fisico, lo scontro psichico e l’attrazione verso il grande.

Il ritorno dal viaggio e la ricerca della felicità

Il ritorno dal viaggio coincide con la fine del viaggio che mi riporta a quanto conosco, alle mie abitudini. Spesso proviamo emozioni discordanti tra loro: da un lato la gioia di ritrovare persone e cose note, dall’altro la nostalgia da quegli elementi di crescita, avventura e diverso, dall’idea di poter disporre del proprio tempo con libertà, ecc. Da qui, nascono i buoni propositi per mantenere del tempo per sé stessi che vanno colti scrivendoli ed approfondendoli. La felicità spesso risulta finita perché data dalle cose materiali: l’io non si accontenta e quindi la felicità finisce. L’esperienza deve farci superare l’io che pensa ed agisce per evitare di cercare nella materia ed arrivare alla felicità illimitata del Grande.

Le emozioni del viaggio

Le emozioni riempiono l’animo del viaggiatore, alla ricerca di sapere comprendere i propri e gli altrui sentimenti, per saper comprendere gli altri. Un viaggiatore, perciò, possedere o sviluppare queste capacità:
  • motivazione, intesa come capacità di iniziativa e prontezza nel cogliere le occasioni
  • empatia ed autoconsapevolezza, utili per saper trovare le informazioni negli stati d’animo degli altri
  • gestione dei conflitti, come abilità di trovare soluzioni
  • costruire legami
  • analizzare la situazione

Conclusione

Il viaggio plasma l’identità dell’individuo, dando nuova forma alla mente: si viaggia per sé stessi, per bisogno o sogno, alla ricerca di una nuova autonomia e perdendo le etichette del nostro quotidiano. Infatti, nessuno ci conosce e possiamo ridimensionare i nostri bisogni. Il confronto con una realtà diversa può spaesare e porci delle domande che portano al cambiamento. Se ci relazioniamo con la mente aperta, ci chiediamo: cosa sarei se fossi nato qui? Quanto l’ambiente ha condizionato le mie scelte? E, dunque, cosa voglio portare di questo nel mio quotidiano?

Condivisione dei cambiamenti prodotti

Il viaggio ci porta all’imprevisto in un cammino simile a quello iniziatico, fatto di esperienza e voglia di crescita. Il viaggio diventa metafora del recupero dell’identità e della conquista della propria crescita, prendendosi cura di sé stessi. I cambiamenti prodotti ci portano alla condivisione ed al racconto, talvolta auspicando per gli altri le medesime esperienze. Portiamo ai nostri cari i souvenir, quello che viene in aiuto, per renderli partecipi delle nostre esperienze che possiamo condividere in uno scambio che porta ricchezza all’ascoltatore. Hai perso gli altri articoli: leggi la prima e la seconda parte sul viaggio.